Io quando sono a pezzi faccio il pane.
Forse perché creare qualcosa dal niente mi ricorda che nella vita se non sei cazzuta soffri sempre.
Forse perché affondare le ciglia nella farina mi fa ricordare il silenzio impenetrabile della neve la mattina presto e Dio solo sa quanto bisogno ho di silenzio quando le cose non girano per il senso giusto; ma impastare una pagnotta il verso ce l’ha eccome, la forza manuale e il profumo che esce dal forno sono ogni volta quel pugno in faccia che mi fa raccogliere le redini e tenderle a denti stretti.
Allora forza e coraggio, un gavettone di mollica soffice in faccia e si riparte per una nuova ed entusiasmante carrellata di flessioni, che mi affaticano, si, ma quando mi rialzo energica e saltellante alla Rocky Balboa mi trovo sempre più convinta che sudare carboidrati mi risollevi di gran lunga lo spirito.
“Tuttavia il vento irrequieto del Nord non era ancora soddisfatto. Il vento parlò a Vianne di paesi ancora da visitare, di amici ancora da scoprire, di battaglie ancora da combattere… da qualcun altro, la prossima volta. E fu così che il vento del Nord si stancò e andò per la sua strada.” (Johanne Harries)
- 250 g di farina "2"
- 100 ml di acqua tiepida
- 50 ml di latte tiepido
- 18 g di lievito madre essiccato
- 8 g di sale
- 5 g di zucchero
- 5 g di olio extravergine d'oliva
- Mescolate tutti gli ingredienti secchi, unite l'olio e, impastando, aggiungete l'acqua fino ad ottenere un impasto liscio e omogeneo, poi lasciatelo lievitare per circa due ore in un luogo tiepido, coperto da un canovaccio umido.
- Riprendete l'impasto, create una pagnotta e riponetela su una placca da forno. Lasciatela lievitare per altri 40/45 minuti in un luogo tiepido, coperto da un canovaccio umido.
- Preriscaldate il forno, inserite all'interno di esso un pentolino di acqua, di modo che il vapore crei il giusto ambiente per il pane e cuocete la pagnotta a 200° per 20/30 minuti.
Bellissimo questo pane e bellissime le tue foto! A presto LA
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Grazie cara, a presto
Impastare il pane è davvero terapeutico. Fa bene al cuore, fa bene all’umore, e fa bene al fisico. Una sana attività fisica che produce quello che tutte le volte per me è un miracolo che si ripete
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Grazie della visita Elena, un abbraccio
Come sono belle queste foto. Sono accoglienti e rilassanti 🙂 Io adoro preparare il pane. E’ il mio piccolo rituale del weekend. Lo impasto il sabato pomeriggio e lo inforno la domenica mattina…e tutto diventa più magico, profumato e romantico 🙂
Questo pane è bellissimo…e qualcosa mi dice che è anche buonissimo 🙂 Un abbraccio e buon inizio settimana…e dai, che ce la possiamo fare 😉
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Chissà, magari un sabato ci incontreremo per farlo insieme 🙂 Buona giornata, cara. A presto
Wonderful photos!
My new blog…
https://dinamighty.com/
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Thank you 😉
Capito qui per caso e trovo il mio amato pane … mi trovi daccordo con te, impastare il pane, affondare le mani nella farina, fare quei movimenti lenti ma di forza, aiuta a far andare via i pensieri cattivi e ti distende i nervi. Concordo in pieno. Io lo dico sempre: datemi della farina e farete di me una donna felice. Belle anche le tue foto, complimenti
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Grazie tante per essere passata. A presto
è bello pensare che ancora ci sono persone che fanno il pane in casa e lo trovano terapeutico! non faccio fatica a credere che ti sia di conforto, deve essere una soddisfazione preparare con le proprie mani l’alimento per eccellenza! complimenti anche per le foto, bellissime come sempre 🙂
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Grazie Tizi, per tutto. Un abbraccio
Impastare chissà perchè Ci rilassa sempre… mi ha fatto sorridere con la parola ” cazzuta” me lo diceva sempre il mio nonno… “siii cazzuta nella vita…” bè forse non ci sono ancora riuscita!
A questo punto mi auguro sia per me, che per te, di trovare la nostra strada cazzuta :))) magari tra farina e tanti pasticci in cucina!! chissà…..